Per le aziende che selezionano personale e per i candidati alla ricerca di nuove opportunità di lavoro un HR Recruiter, il selezionatore delle risorse umane è sicuramente l’ago della bilancia. In ogni caso l’augurio è di capitare nelle “grinfie” del migliore – un articolo Miglior Lavoro blog magazine
Il processo di selezione del personale, delle “risorse umane” ha diversi step e molto spesso dietro a tutto questo c’è un HR Recruiter, un selezionatore interno ma molto più spesso esterno all’azienda. Un consulente esperto e qualificato, come nel caso di Nicoletta Lisotti che opera da Modena, ma ovviamente con una operatività con un raggio ben più ampio.
Nicoletta Lisotti HR Recuiter a Modena – la nostra intervista
Intervista a Nicoletta Lisotti HR Recruiter
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- Come e quando hai iniziato la tua attività di HR Recruiter?
Ho iniziato la mia attività di recruiter all’interno delle agenzie interinali (Worknet, esattamente, ad oggi assorbita in Generalle Industrielle), oltre 25 anni fa, per poi passare a Studi di Selezione impegnati nella individuazione di profili di impiegati, quadri e dirigenti, quindi middle e top management, su Italia ed estero.
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- La definizione esatta della tua attività è proprio HR Recruiter o ne preferisci una diversa?
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La definizione rispecchia esattamente cosa faccio lato azienda: per completezza, perché comunque è un servizio anche alle persone, preferisco definirmi una HR Business Partner che coniuga le risorse umane (le chiamo persone!!) e i processi aziendali, supportando entrambi nella ricerca della giusta posizione, nella formazione e nel business coaching.
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- Rispetto a quando hai iniziato ricoprire il ruolo di HR Recruiter è piu’ o meno difficile?
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Il ruolo è divenuto estremamente complesso: in particolare dopo il Covid si sono delineate esigenze dei candidati che fino ad allora non erano state sottolineate, quindi le richieste si sono molto spinte verso la ricerca di un equilibrio tra lavoro e famiglia: conseguentemente, smart working oppure orario ridotto, flessibilità…e anche il problema della distanza casa-lavoro è divenuto perentorio. Inoltre, si fatica a individuare giovani o meno giovani disposti a effettuare trasferte, oppure a scommettere su una nuova posizione se non a fronte di richiesta di RAL elevatissime
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- Negli ultimi anni, anche per il covid, ci sono stati dei cambiamenti nel mondo del lavoro, nei candidati e nelle aziende?
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Vedi sopra. Le aziende, dal canto loro, cercano moltissimo personale ma non sono molto flessibili nel venire incontro alle nuove richieste dei candidati…c’è poca flessibilità, per cui multinazionali dicono NO allo smrtworking, o gli imprenditori non riescono a investire su giovani talenti che hanno bisogno di un riconoscimento effettivo economico per cambiare azienda.. magari anche semplicemente sotto forma di welfare
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- Social network, Linkedin, Whatsapp: i consulenti HR Recruiter sono al passo con i tempi?
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Ormai tutti utilizzano questi mezzi o strumenti, come vogliamo definirli. Sia in ambito professionale e lavorativo sia nel tempo libero, anche se poi in ambito 2.0 questi ambiti spesso si connettono tra loro. Ma lo strumento più efficace resta una stretta rete di relazioni intessuta tra HR o professionisti! Questo è il contatto Linkedin di Nicoletta Lisotti.
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- E invece i candidati alla ricerca di nuove e migliori opportunità ?
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Non tutti, molti si iscrivono sui Social come Linkedin e poi non verificano mai se qualcuno ha provato a contattarli, o non aggiornano il proprio profilo… Inoltre, c’è una pessima educazione (sia lato candidati che lato aziende) e cioè quella di non rispondere ai messaggi e alle richieste di contatto…. Assptto prettamente italiano, perché nel resto del mondo a domanda si risponde, a mail risponde una mailll… non necessariamente positiva, anche un NO, ma è sempre gradito avere un riscontro!
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- Spesso i selezionatori delle risorse umane non rispondono ai candidati in caso di esito negativo, ha una sua logica?
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Molto spesso i selezionatori sono oberati di lavoro, per cui tendono a mettere nel “dimenticatoio” tutto quello che non ha riscontro immediato positivo… Io per prima a volte cado in questo tranello, quello della fretta, ma è assolutamente sbagliato perché la relazione con il candidato va assolutamente curata, sia perché la persona è importante tanto quanto una Realtà Aziendale, sia perché non si può prevedere il futuro e le necessità che verranno avanti…sia perché il candidato è una persona e va trattata con il massimo rispetto!!!! Come vorremmo essere trattati noi Recruiter, molto spesso snobbati dalle aziende…
Per ora grazie Nicoletta. Poi se vuoi in una prossima intervista parliamo della selezione “fai da te” da parte delle piccole aziende. Sarebbe sicuramente interessante affrontare anche questo lato della selezione delle risorse umane. A presto.