Unionplast esorta il Governo italiano ad investire in un modello di economia circolare per creare nuovi posti di lavoro e liberare il Paese dalla dipendenza estera delle fonti fossili
Milano 8 novembre 2022 – Alla vigilia degli aggiornamenti del Documento Economico Finanziario (DEF) e della stesura della Legge di Bilancio per il 2023, Unionplast, Associazione all’interno di Federazione Gomma Plastica che rappresenta i trasformatori di materie plastiche, rinnova la sua richiesta di cancellazione della Plastic Tax al recente Governo per liberare il potenziale dell’economia circolare, che da un lato si affranca dalla dipendenza estera delle fonti fossili e dall’altra crea posti di lavoro in Italia.
“La Plastic Tax, tassa nata quattro anni fa con l’obiettivo di contrastare in modo meramente sanzionatorio gli effetti negativi della mancata chiusura del ciclo dei rifiuti plastici da imballaggio, si è dimostrata a tutti gli effetti inefficace e di formulazione complessa al punto da renderne difficile la sua applicazione. – Commenta Marco Bergaglio, Presidente di Unionplast – Oltre a non essere mai stata accompagnata da una valutazione di impatto che ne provi in modo scientifico l’utilità ambientale, la tassa è anacronistica anche sotto il profilo economico: dai 650 milioni di maggiori entrate inizialmente ipotizzate, si è arrivati a 32,9 milioni in seguito ai radicali cambiamenti subiti dal mercato negli ultimi anni. Ancora più anacronistica appare alla luce delle previsioni legislative che riguardano l’etichettatura ambientale degli imballaggi e l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale destinato agli imballaggi per bevande, con percentuali di raccolta stimate per alcune tipologie circa al 90%. La tassa grava anche su imballaggi monouso per alimenti e cosmetici, per i quali già altre norme vietano l’uso di materiali riciclati post-consumo per evidenti ragioni di sicurezza sanitaria.”
Altre normative come la SUP (Single Use Plastic del 2021), che hanno obiettivi di uso di materiali riciclati in alcuni imballaggi e che propongono un approccio “positivo” e non più sanzionatorio, hanno invece stimolato comportamenti virtuosi, sia dei consumatori che delle imprese, le quali hanno volontariamente anticipato le scadenze di legge introducendo da subito percentuali di riciclato nei manufatti. In questo modo hanno favorito l’aumento del valore dei riciclati, spesso anche sopra al valore dei polimeri vergini.
Dal 2019 ad oggi, l’Italia ha fatto enormi passi in avanti nell’ambito dell’economia circolare, ottenendo risultati che la pongono in testa alle classifiche mondiali in termini di raccolta, selezione e riuso degli imballaggi anche in plastica, in linea con gli obiettivi fissati dalla UE. Unionplast dunque auspica e chiede nuovamente che si possano evitare modalità “sottrattive” di politica ambientale come la Plastic Tax, le quali si accompagnano sempre a perdite di posti di lavoro e che infliggono ulteriori rischi sanzionatori per gli operatori, mettendo a rischio l’accesso al credito di un intero settore, che solo per la prima trasformazione coinvolge circa 5.000 imprese con oltre 100.000 addetti e un fatturato complessivo di circa 19 miliardi di Euro. Favorire gli investimenti nel PNRR per realizzare un potenziamento delle infrastrutture dedicate alla valorizzazione del ciclo dei rifiuti è la direzione da percorrere per incentivare una maggiore raccolta differenziata e continuare a perseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
***
FEDERAZIONE GOMMA PLASTICA
Costituita nel 2005 dall’aggregazione di Assogomma e Unionplast, Federazione Gomma Plastica è l’organizzazione di categoria in ambito confindustriale, che sostiene gli interessi delle Industrie della Gomma, dei Cavi Elettrici e delle Industrie Trasformatrici di Materie Plastiche ed Affini, un comparto che in Italia conta 140.000 addetti.
Grazie alle sue due componenti primarie, Assogomma e Unionplast, la Federazione vanta oltre 70 anni di esperienza di attività quotidiana nella promozione e nella tutela dei Settori rappresentati: sono 457 le imprese aggregate dei due comparti che aderiscono alla Federazione e che occupano circa 45.000 addetti, tutte accomunate da un concreto impegno volto alla crescita, in un’ottica di Sviluppo Sostenibile.
Obiettivo primario della Federazione e delle Associazioni federate è soddisfare le esigenze delle Aziende associate fornendo loro consulenza, informazioni e pubblicazioni, organizzando eventi ed iniziative e sostenendo progetti strategici aventi come scopo primario la crescita del sistema industriale rappresentato. Attraverso il monitoraggio e la partecipazione attiva alla realizzazione di processi di normazione, regolamentazione e standardizzazione, la Federazione si impegna a perseguire la crescita e il miglioramento del settore anche in ottica legislativa e di presidio dei temi industriali più rilevanti. In quest’ottica la Federazione e le Associazioni federate sono un riferimento, nel contesto di Confindustria, verso le istituzioni europee, nazionali e locali.
La Federazione rappresenta il settore nella stipula del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro delle industrie della Gomma e della Plastica, curandone anche la stesura.
Federazione Gomma Plastica è il naturale punto di incontro per gli Imprenditori e i Manager dei due Settori, favorendo un’attività di networking, che trova un suo riferimento concreto negli organi sociali e nei numerosi gruppi di lavoro e merceologici.
Per il numero di addetti coinvolti dal comparto rappresenta una delle più importanti Federazioni di Settore di Confindustria, oltre a svolgere un ruolo primario nel contesto dell’industria manifatturiera italiana, seconda in Europa solo alla Germania e tra le top sette al mondo.
Ufficio Stampa di Federazione Gomma Plastica – Mirandola Comunicazione
pubblicato da Gazzetta di Pistoia blog magazine e aggregatore di notizie