L’Associazione: “Inefficienze non si traducano in ulteriore aggravio, ora servono nuovi investimenti e misure compensative”
Pistoia, gennaio 2023. “Il costante aumento dei costi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti non può tradursi in un ulteriore aggravio per le aziende contribuenti: è necessario immaginare al più presto nuovi investimenti e modalità compensative per andare ad attutire il peso della Tari”. È la posizione di Confcommercio Pistoia e Prato, dopo la comunicazione ufficiale fornita dall’Ato in ordine ai costi per il Comune di Pistoia nel 2023: 21 milioni e 182mila euro da pagare ad Alia, contro i 19,8 del 2022.
La crescita del prezzo per il servizio di igiene urbana è destinata, inevitabilmente, a riflettersi sulla tariffa: “La correlazione – prosegue la nota di Confcommercio – è chiara: aumentando i costi, monta anche la Tari. Nel bilancio di previsione per l’anno in corso è stato stimato un gettito pari a 21 milioni e 840mila euro, contro i 20 milioni e 450mila euro di un anno fa. Ora questo ulteriore aumento rischia di tradursi in un conto ancora più pesante per le aziende, ancora in viaggio sull’accidentata strada del ritorno alla normalità dopo la pandemia, a causa dei rincari energetici e delle materie prime. Ai nostri segmenti, determinanti per la ripresa del Pil territoriale, non può essere inflitta una nuova spallata”.
Di fronte a questo scenario, l’Associazione rinnova l’invito ad allungare lo sguardo verso soluzioni alternative. “È chiaro – prosegue l’intervento – che la mancanza di impianti di smaltimento deputati alla gestione dei rifiuti diventa un costo sempre più difficile da gestire. A questo quadro bisogna aggiungere il basso livello di raccolta differenziata in provincia: stacca di poco il 50%. Serve dunque – si conclude la nota – iniziare a pensare concretamente alla possibilità di investimenti strutturali per calmierare i costi e generare valore nel lungo periodo, mediante una gestione in proprio del rifiuto. Nel frattempo però, andrà tamponato questo ulteriore rincaro, mediante modalità compensative che ossigenerebbero il tessuto locale”.
Comunicato Confcommercio Pistoia e Prato